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particolare  da  questo  Anno  di  grazia  della  vita
             consacrata?  Che  sia  sempre  vero  quello  che  ho
             detto una volta: «Dove ci sono i religiosi c’è gio-
             ia».  Siamo  chiamati  a  sperimentare  e  mostrare
             che Dio è capace di colmare il nostro cuore e di
             renderci felici, senza bisogno di cercare altrove la
             nostra  felicità;  che  l’autentica  fraternità  vissuta
             nelle  nostre  comunità  alimenta  la  nostra  gioia;
             che il nostro dono totale nel servizio della Chiesa,
             delle famiglie, dei giovani, degli anziani, dei po-
             veri ci realizza come persone e dà pienezza alla
             nostra vita. Che tra di noi non si vedano volti tri-
             sti,  persone  scontente  e  insoddisfatte,  perché
             "una sequela triste è una triste sequela". Anche
             noi,  proviamo  difficoltà,  notti  dello  spirito,  delu-
             sioni,  malattie,  incomprensioni,  ecc.,  proprio  in
             questo  dovremmo  trovare  la  "perfetta  letizia",   umanità esemplari e per la passione che mo-
             imparare a riconoscere il volto di Cristo che si è   strano  oggi  nel  seguire  Cristo  povero,  casto,
             fatto in tutto simile a noi e quindi provare la gioia   obbediente. La Santa Famiglia di Nazaret, ico-
             di saperci simili a Lui che, per amore nostro, non   na della Trinità, accompagni il vostro cammi-
             ha ricusato di subire la croce”. Carissime sorelle,   no, e insieme ai nostri santi patroni vi proteg-
             siate nel nostro tempo persone che amano la Pa-   ga, vi sostenga e benedica Amen.
             rola di Dio, la leggono, la meditano, la pregano,
             la  mettono  in  pratica,  la  annunciano  affinché  la
             Parola  venga glorificata. Siate persone che cele-
             brano  i  sacramenti,  segni  efficaci  della  grazia,
             che  ci  uniscono  a  Cristo,  sorgente  di  grazia  per
             essere sante. La preghiera sia  il respiro nella vo-
             stra vita, perché chi prega vive. Sia preghiera di
             lode,  di  ringraziamento,  di  supplica  per  tutta
             l’umanità. Sappiate vivere il dono della vostra vita
             di consacrate al Signore con l’olio nelle lampade,
             quello della carità verso i piccoli, i poveri, gli ulti-
             mi, nei quali il Signore si rende presente. In una
             società che ostenta il culto dell’efficienza, del sa-
             lutismo,  del  successo  e  dell’autoreferenzialità,
             vivete con semplicità, siate umili. La Vergine Ma-
             ria vi aiuti ad essere vere  ascoltatrici del Signore
             Gesù, a imparare da Lui ogni giorno a camminare
             nella  verità,  ad  essere  autentiche  discepole,  sa-
             pendo  che,  con  la  vostra  vita,  illuminate  il  buio
             del mondo con la luce del Paradiso, anticipando
             con la rinuncia al mondo, il Regno che verrà. In-
             vito voi fratelli e sorelle a pregare per loro perché
             lo Spirito santo scenda su di loro, perché risplen-
             da in loro il volto di Cristo, perché rendano visibi-
             le la sua presenza nella Chiesa. Rallegriamoci per
             la presenza delle consacrate nelle nostre comuni-
             tà parrocchiali, in questa amata Chiesa di Sulmo-
             na-Valva dove le Missionarie Dottrina Cristina so-
             no presenti da tanti anni, amate dal popolo di Dio
             che  riconosce  la  loro opera.  Facciamo  festa  con
             loro, ringraziando per una storia ricca di fede e di

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