Page 1 - Uomini di Chiesa
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Uomini
                                                                                               di Chiesa
                                                                                                che per
                                                                                              brevi tratti
                                                                                                hanno
                                                                                             camminato
                                                                                             con il nostro
                                                                                               Istituto


                                  1.    Mons. Luigi Filippi ofm
                                  Fu vescovo della diocesi  dal  marzo 1853 - 28 gennaio 1881 (deceduto).
                                  Grazie alle sue benemerenze, alla saggezza mostrata durante la partecipa-
                                  zione al Concilio Vaticano I (1868) e alla devozione diffusa nei confronti del-
                                  la  persona  del  sommo  pontefice,  con  lettera  apostolica  del  19  gennaio
                                  1876, papa Pio IX insignì la sede aquilana della dignità arcivescovile.




             2. Mons.  Augusto Antonino Vicentini
             Aquilano di nascita succede a Mons. Filippi, dopo essere stato per soli 9
             mesi  vescovo  a  Conversano  (BA)  fu  arcivescovo  dal  13  maggio  1981
             all’11 settembre 1892 (deceduto). Encomiabile sostenitore della cateche-
             si, fu cofondatore dell’Istituto, è lui infatti, che il 2 ottobre 1890 presiede
             la  solenne  celebrazione  in  cui  le  prime  dodici  catechiste,  convocate
             nell’unica Famiglia Religiosa della Dottrina Cristiana vestono l’abito reli-
             gioso. Mons. Vicentini inoltre approva la Regola l’8 dicembre dello stesso
             anno.



                                3. Francesco Paolo Carrano
                                Arcivescovo dal 1893 al 1906, poi nominato arcivescovo di Trani e Barletta.
                                Con  l’elezione  della  prima  Superiora  Generale  in  Madre  Diomira  Cappelletti
                                riscrive ed amplia la Regola dell’Istituto facendola entrare in vigore nel 1899.
                                Non esiste di essa alcun documento con il sigillo della Curia arcivescovile data-
                                to e sottoscritto dall’arcivescovo, se non un semplice testo manoscritto, con-
                                servato nell’archivio  dell’Istituto. La Regola è così riformata: dagli 8 capitoli
                                comprendenti 45 articoli dell’ originaria, si passa a 12 capitoli con ben 103 ar-
                                ticoli, alcuni inalterati, altri ampliati, altri aggiunti. Tale revisione, l fa notare
                                che  Carrano  accentua il controllo vescovile  ed infittisce la normativa di  ri-
                                chiami giuridici e comportamentali.


             4. Mons. Pellegrino Stagni O. S.M.
             Prende possesso della cattedra di san Massimo nell’aprile del 1907 fino al
             1916, anno delle sue dimissioni. E’ il suo Vicario Mons. Giovanni Gariglia-
             no,  a  venire  in  soccorso  dell’Istituto,  insieme  con  l’assistente  spirituale
             del  tempo,  don  Paolo  Mattei.  Grazie  al  loro  intervento,  nel    1915,
             l’Istituto lascia la sede in Piazza dell’Annunziata resa inagibile in seguito
             al sisma che quello stesso anno colpì la Marsica e prese in fitto un nuovo
             edificio,  palazzo  Franci  -  Caruso  e  successivamente  anche  un  apparta-
             mento del palazzo Giorgi adiacente, nella piazzetta del Cardinale, appar-
             tenente alla parrocchia di San Marciano, di cui don Paolo Mattei è il Pre-
             vosto; qui la Casa Madre dell’Istituto, resta fino al 1962.
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